Gioca contro l’Italia, vada via al più presto

Gioca contro l’Italia, vada via al più presto

Intervista a Enrico di Giovanna Casadio, pubblicato su la Repubblica il 9 settembre 2011

«Questa telefonata è la ciliegina sulla torta. Ormai il presidente del Consiglio non sta più guidando il paese, che è infatti senza guida, e regge grazie al presidente Napolitano. Dopo la manovra, Berlusconi vada via». A nome del Pd, il vice segretario Enrico Letta chiede un`altra volta le dimissioni del premier. “Resta dove sei” è il consiglio che Berlusconi dà al faccendiere Lavitola, di rimanere cioè all`estero. Forse temeva guai?

«E una cosa di una gravità senza precedenti che il presidente del consiglio – che dovrebbe essere anche il tutore del rispetto delle leggi – suggerisca a un latitante di infrangere la legge e di fare quindi un danno all`Italia. Berlusconi è l`anti-presidente del Consiglio, e il suo è un atteggiamento veramente da anti italiano».

Nel momento della telefonata non c`era il mandato di arresto,Lavitola quindi non era ancora latitante.

«Ma invece di sollecitarlo a venire a chiarire, gli si suggerisce il contrario, dando l`idea che sia un atteggiamento normale non rispettare i comportamenti che un cittadino deve rispettare».

E mai successa una cosa così nella storia politica italiana?

«Io mi immagino il predecessore, a cui Berlusconi incautamente nel passato si è paragonato, De Gasperi che invita qualcuno a infrangere la legge e a evitare di chiarire le vicende giudiziarie. Questo fa la differenza tra uno statista e chi sta al governo per gestire le sue vicende, come nel caso del premier, la cui agenda è quella degli interessi suoi».

Tuttavia, il premier resta in sella malgrado tutto.

«Ora questa è la ciliegina sulla torta. I comportamenti di Berlusconi fanno il giro del mondo e rendono ancora più evidente la sua incapacità di giocare qualunque ruolo in sede nazionale e in Europa. Il governo non è stato in grado di scrivere la manovra nemmeno sotto dettatura europea, e ha subito la pesante censura dei mercati, con il dileggio del governo spagnolo e l`insulto della cancelliera Merkel che ha messo alla pari Italia e Grecia. Dopo l`approvazione della manovra, passi la mano e consenta la nascita di un governo di responsabilità nazionale. Non un governo tecnico ma politico. Ormai la sua capacità di guida è nulla; non si può immaginare che il terzo paese dell`area euro sia guidato da Francoforte o Bruxelles, avendo abdicato all`autonoma capacità di trovare soluzioni».

Lo chiedete da mesi, ma non accade nulla.

«L`invito dell`ex ministro dell`Interno Beppe Pisanu a costruire “larghe intese” è stato un passo importante. Dice ciò che pensano i tre quarti del Pdl che si rendono conto della insostenibilità della situazione. L` appello che faccio al centrodestra è che si trovi il coraggio di dirglielo direttamente a Berlusconi. Non ho dubbi che la crisi sarà extraparlamentare: Berlusconi si renderà conto che continuare è peggio anche per lui».