Impegno per eleggere presidenti delle Camere bipartisan

Impegno per eleggere presidenti delle Camere bipartisan

“La priorità oggi è fare subito la nuova legge elettorale con un patto Costituente per la prossima legislatura. Questo patto inizi con l’impegno di tutte e due le parti a non eleggere, chiunque vinca, a maggioranza i presidenti della Camere all’inizio della prossima legislatura ma si eleggano presidenti bipartisan e condivisi”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, nel suo intervento alla Direzione del Pd.

“La legge elettorale è la prima tappa sennò tutto il resto viene meno perché viene meno la credibilità nel nostro campo”. Enrico Letta, nel suo intervento in direzione condivide l’ordine delle priorità fatto da Bersani che mette al primo punto la riforma del porcellum. “Bersani – sostiene – ci convince perché è un tentativo di metterci in campo per conquistare consenso, non per raccattare il consenso lasciato da altri”. Il vicesegretario del Pd ha poi chiesto che fino al 2013 “il sostegno a Monti sia particolarmente forte perché senza la crescita per un periodo lungo si crea un problema per la democrazia”.

“Se pensiamo che il nostro futuro dipenda solo da uno spostamento di risorse da un capitolo all’altro – aggiunge – non avremmo capito che il nostro futuro è in Europa”. Letta ha richiamato con forza l’attenzione sulle prossime scadenze europee spiegando che le prossime tre tappe nella Ue “possono portarci verso gli Stati Uniti d’Europa”. Solo in questo quadro – ha affermato – può essere trovata la soluzione alla crisi che attraversiamo. Una crisi che, ha detto, “quando si produce in un periodo lungo diventa un problema per la democrazia”. Sempre per il quadro europeo Letta ha sostenuto che decisivi saranno i provvedimenti sulla golden rule, sugli eurobond e sulla trattativa per la riduzione del deficit. E in riferimento a questi impegni Letta ha auspicato da parte dei democratici “un sostegno particolarmente forte a chi in Europa deve difendere queste posizioni”, ovvero il premier Mario Monti.