SudCamp 2010

Si chiama SudCamp 2010 ed è l’evento organizzato da Enrico Letta e da TrecentoSessanta che si è svolto ad Eboli e Paestum dal 23 al 25 settembre 2010. Dopo il buon esito della prima edizione, nel 2008, e il successo di Nord Camp dello scorso giugno, TrecentoSessanta è tornata a discutere di unità nazionale, rapporto tra i diversi territori del Paese, federalismo, sviluppo e mancato sviluppo con una manifestazione che, a dispetto della retorica spesso vuota che accompagna il dibattito pubblico in materia, ha scelto di affrontare il tema del Mezzogiorno finalmente senza tabù e senza alibi. Un’occasione per confrontarsi con esponenti di primissimo piano del governo e delle opposizioni, con studiosi e imprenditori, professionisti e giovani appassionati di politica. Con un invito: basta meridionalismo da struzzi e basta reticenze. E con alcune fondamentali parole d’ordine: responsabilità, coraggio, rigore, competenza. “Sotto, a chi tocca.” Così recita il claim della manifestazione, che è stato declinato in numerose sessioni di riflessione in seduta plenaria e in 6 laboratori di approfondimento tematico, i SudLab, dai quali i partecipanti hanno prodotto una serie di proposte concrete e idee da veicolare attraverso la rete e i canali di TrecentoSessanta.

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IL SONDAGGIO

Come già per Nord Camp, in preparazione di Sud Camp 2010, l’Ipsos di Nando Pagnoncelli ha realizzato, per TrecentoSessanta, un sondaggio sugli orientamenti degli elettori delle regioni meridionali su alcune questioni centrali come la percezione del Nord e del federalismo, l’unità del Paese, la crisi e le politiche necessarie al Mezzogiorno. Leggi il report del sondaggio.

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IL PROGRAMMA

La prima giornata di SudCamp si è aperta giovedì 23 settembre a Eboli, presso il Cinema Teatro Italia. Tra gli incontri della serata, che si è aperta con la prolusione di Mons. Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza e vicepresidente della CEI, segnaliamo il confronto tra Raffele Fitto, Ministro Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, Stefano Caldoro, Presidente della regione Campania, Vito De Filippo, Presidente della regione Basi e Paolo De Castro, e l’incontro con Umberto Ambrosoli e Guglielmo Vaccaro. Hanno partecipato, oltre a Enrico Letta, i deputati Francesco Boccia e Paola De Micheli, i senatori Francesco Sanna e Marco Stradiotto. Dalla mattina di venerdì 25 fino alla conclusione di sabato 26, gli incontri si sono spostati a Paestum, presso l’Hotel Arston. In apertura i saluti di Enrico Letta e un faccia a faccia tra Pier Ferdinando Casini ed Enrico Letta, moderato da Maurizio Mannoni. In tarda mattinata si sono aperti i lavori dei 6 SudLab. A seguire le plenarie, con Raffalele Bonanni che ha ripreso il discorso interrotto a Torino, Raffaele Cantone che ha parlato di legalità e poi Stefano Fassina, Carlo Pontecorvo, Ambrogio Prezioso, e infine Renato Soru sul tema “Sud. Fare rete?”. Sabato 25 è stato dedicato agli incontri su PD federale, banca, impresa e lavoro e bipolarismo con esponenti del panorama politico italiano da Fabio Granata ad Angelo Bonelli, a Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Partito Democratico, che ha incontrato i segretari regionali del mezzogiorno del PD Puglia, Campania e Basilicata, Sergio Blasi, Enzo Amendola e Roberto Speranza, e poi Marco Follini, Francesco Boccia, Pier Luigi Castagnetti, Gianni Pittella, Marco Meloni.A concludere la manifestazione “Sotto, a chi tocca.” momento collettivo in cui Enrico Letta ha incontrato i giovani e ha risposto a tutte le loro domande, senza alibi, senza tabù.

Scarica il programma

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PROPOSTE DI LEGGE

Tre proposte di legge su temi che, al Sud in particolare, hanno bisogno di trovare una nuova declinazione normativa: pubblica amministrazione, opere incompiute e riqualificazione territoriale. Sono state elaborate nel corso dei Focus Group organizzati sui territori prima di Sud Camp 2010 ai quali hanno partecipato docenti universitari e ricercatori, funzionari pubblici, amministratori e parlamentari.

Le bozze delle proposte di legge sono state poi approfondite e discusse all’interno dei Sud Lab.

Leggi qui i testi delle proposte:

– Riqualificazione delle aree urbane periferiche

– Trasferimento Nord-Sud dirigenti prima e seconda fascia della p.a. e istituzione del Dipartimento per il Sud

– Compartecipazione pubblico-privata per il completamento delle piccole opere incompiute

I SUD LAB

Come per ogni manifestazione organizzata da TrecentoSessanta, anche per Sud Camp, accanto alle sedute di riflessione in sessione plenaria, sono stati previsti momenti di lavoro in gruppo, con l’intento di approfondire, in modalità più interattiva, alcuni temi reputati centrali per l’agenda del Sud e del Paese. Ecco i titoli dei gruppi di lavoro:

1. SOTTOSOPRA – Crisi, federalismo, disuguaglianze

2. SOTTOCULTURA – Arti, economia della cultura, turismo

3. SOTTOVUOTO – Giovani, welfare, futuro

4. SOTTOBANCO – Scuola, università, formazione

5. SOTTOSUOLO – Agro-alimentare, ambiente, tutela del territorio

6. SOTTOINCHIESTA – Pubblica amministrazione, responsabilità, efficienza

Leggi gli input dei Sud Lab.

Leggi i primi résumé dei Sud Lab.

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MOSTRA FOTOGRAFICA

POWERFUL.powerless Da un lato, l’incuria e l’approssimazione, l’oblio e lo sperpero di risorse pubbliche. Dall’altro, la fatica di portare a compimento un progetto, la creatività, la serietà. Da un lato, le ombre di un Sud incompiuto e violentato. Dall’altro, la luce di un’opera finita e messa al servizio della comunità. Dal contrasto tra queste due facce, così diverse eppure così diffuse, del nostro Mezzogiorno nasce la mostra fotografica POWERFUL.powerless: degrado e bellezza, imbarbarimento e opportunità di cambiare che si fondono idealmente in un’unica fotografia. Quella di un Sud straordinariamente pieno di «forza» e di energie ancora da liberare. Da un’idea di Enrico e Guglielmo Vaccaro, la mostra – realizzata da TrecentoSessanta nazionale in collaborazione con l’Associazione IntegrArte e presentata in anteprima a SudCamp – si deve al talento e alla disponibilità di tanti giovani, studenti, professionisti, fotografi e amanti dell’arte che hanno girato in lungo e largo le regioni del Mezzogiorno per “mettere a fuoco” i nostri territori incompiuti e dimostrare, anche icasticamente, che si può cambiare la faccia del Sud, che si può colorare e dar vita a ciò che è grigio e spento. Per ricevere il catalogo scrivere a: [email protected]

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