Crisi, tasse e immigrazione. Il centrosinistra al setaccio

Crisi, tasse e immigrazione. Il centrosinistra al setaccio

Articolo pubblicato su «L’Arena» di mercoledì 9 giugno

Alla conquista del nord. C’è chi, come il centrodestra Pdl e Lega, ci ha già fatto il callo. Ma c’è chi invece, come il Pd e più in generale il centrosinistra, sta individuando chiavi di lettura sociopolitica ed economica per conquistare il Nord o quantomeno restarvi accasato, laddove ha avamposti di governo come i grandi Comuni di Vicenza, Padova, Venezia e Rovigo oltre ad altri centri di dimensioni minori.
LABORATORI. Allora fisco, federalismo, immigrazione, sviluppo economico, riforme, con il nord Italia come stella polare, sono campi di battaglia su cui il Pd e il centrosinistra non si tirano indietro. Al punto che si chiama Nord Camp 2010 — nome che richiama i Camp estivi di pallacanestro, con le stelle della Nba americana a fare scuola — il convegno con laboratori formativi organizzato dal deputato del Partito democratico Enrico Letta, ministro dell’industria nel Governo Prodi, e dalla sua associazione Trecento Sessanta, in programma da domani a sabato in Veneto, con inizio a Vicenza (domani sera) e conclusione a Pacengo di Lazise, venerdì e sabato, con laboratori su immigrazione, fisco e federalismo e convegni. Per discutere a 360 gradi con Letta e i promotori dei temi sul tappeto e tracciare proposte politiche giungeranno in Veneto fra gli altri il ministro dell’Interno Roberto Maroni, della Lega Nord, l’imprenditore Carlo De Benedetti, i presidenti delle Regioni Emilia Romagna e della Conferenza della Regioni Vasco Errani e della Basilicata Vito De Filippo, del Pd, oltre all’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari.
SFIDE. Letta (il cui capo della segreteria politica nazionale è il deputato veronese del Pd Gianni Dal Moro) anticipandoci al telefono i temi portanti del Nord Camp 2010, non fa sconti quando afferma che «il dato delle ultime elezioni regionali è l’ulteriore marginalizzazione del centrosinistra dal nord del Paese». spiega. «Chi fa politica deve guardare in faccia alla realtà e prendere atto, e capire perché, il nord ormai non è più bipolare ma tripolare, cioè Lega, Pdl e Pd. Ma in questa tre giorni vogliamo discutere innanzitutto di come si può uscire dalla crisi e comprendere quali ricette occorre adottare, anche dal punto di vista fiscale, per far ripartire le piccole e medie imprese». Di tasse, al Nord Camp, parlerà in modo particolare venerdì pomeriggio nell”intervista all’imprenditore De Benedetti.
RISPOSTE. Secondo Letta al Nord Camp, insieme al ministro Maroni e ai presidenti di Regione Errani e Di Filippo, si potrà mettere un punto fermo sul tema del federalismo. «Sarà un’occasione straordinaria per capire se il ministro Maroni e il Governo sono consapevoli del fatto che il federalismo creerà gran parte delle risorse economiche attraverso tasse e tariffe. Sia chiaro», precisa Letta, «noi siamo per il federalismo, ma a patto che responsabilizzi i Comuni e i cittadini».
Inevitabile dunque discutere di manovra finanziaria e su questo punto Letta non usa mezze misure: «Dopo aver letto il testo della manovra siamo molto preoccupati, perché più della metà dei sacrifici graverà sulle spalle degli enti locali». Ma perché il Pd al nord fa fatica? «Perché non valorizza esperienze di suoi amministratori come i sindaci Variati a Vicenza, Zanonato a Padova, Orsoni a Venezia e Puppato a Montebelluna che hanno rappresentato al meglio le loro comunità. A Vicenza ne discuteremo anche con loro».

Enrico Giardini

Scarica l’articolo