Evitare una nuova Somalia

Evitare una nuova Somalia

Evitare che la Libia diventi una nuova Somalia. È questa una priorità per Enrico. “La situazione libica – ha detto a margine di un convegno a Bologna – desta grandi preoccupazioni, soprattutto dal punto di vista umanitario”.L’idea “di una Libia che si ‘somalizza’ è un simbolo negativo e bisogna fare di tutto per evitarlo”, ha proseguito. “Credo che la Ue – ha aggiunto Enrico – e l’Italia debbano usare tutti gli argomenti possibili con Gheddafi per una soluzione di questa vicenda. Che faccia terminare la violenza e trovi una via d’uscita che non può essere l’annientamento di una parte, ma la fine delle ostilità”.

Enrico ha, poi, utilizzato un’immagine legata al re del Ponto, Mitridate, il quale assumeva il veleno a piccole dosi per immunizzarsi contro i suoi nemici, per descrivere la condizione dell’Italia sotto Berlusconi. “Dobbiamo evitare il serpeggiante tentativo di mitridatizzazione del Paese che Berlusconi sta facendo”, ha detto. Cioè, ha spiegato ‘l’idea che il Paese possa convivere anche con un premier condannato. Questo è insostenibile”. Ai cronisti che gli hanno domandato, poi, la sua visione da cattolico sul ‘Ruby-gate’, ha risposto: “Il modello di vita che si insegna ogni giorno negli oratori italiani è l’opposto di quello che insegna la persona Silvio Berlusconi”.

Enrico ha anche commentato la candidatura del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi a presidente della Banca Centrale Europea, “’una candidatura per il bene dell’Europa”, replicando così a Bild, il quotidiano popolare tedesco che aveva criticato l’ipotesi Draghi, in quanto italiano. In quanto europea, invece, ha proseguito il ragionamento Enrico, la candidatura è “anche per il bene della Germania”. È necessario “con forza sostenerla, proprio in una logica europea, e non credo che dobbiamo rispondere a Bild con i suoi stessi argomenti. Ma rispondere a queste critiche con il vero asset della candidatura di Draghi, che è il fatto di essere la migliore candidatura europea”, ha ribadito.

A proposito del decreto legge su cui è stata posta la fiducia, ha affermato: “Il pasticcio Milleproroghe è la dimostrazione del fatto che la maggioranza non è nelle condizioni di governare”. La maggioranza ha usato un provvedimento in cui ha buttato dentro tutto, perché non è più in grado di assicurare una presenza continuativa in aula, come dovrebbe essere. È la dimostrazione che non si può andare avanti così”.