La persona al centro

La persona al centro

IMG_3491-2.jpgLa traduzione del testo letto all’apertura dell’anno accademico della PSIA – Paris School of International Affairs, SciencesPo.

Siamo tanti, veniamo da tutte le parti del mondo. Ci troviamo oggi in un pomeriggio di fine agosto qui.

SciencesPo attira qui persone diverse tra loro, che vengono da lontano, che non si conoscono, che passeranno due anni insieme, che usciranno cambiate. Nessuno di noi sarà uguale a se stesso dopo questi due anni. Vale per gli studenti, vale per me e per chi con me avrà la responsabilità di guidare PSIA, vale per tutti i professori. Cambieremo. E questo cambiamento sarà cruciale per le vite di ognuno di noi. Come cambieremo dipende da tutti noi. Da come interagiremo e da come ci impegneremo. Da come guarderemo ai cambiamenti del mondo attorno a noi.
In questi prossimi due anni cambierà il mondo. Avremo un nuovo segretario generale dell’ ONU e un nuovo presidente USA. Avremo un’Europa diversa che avrà preso una strada oppure un’altra nel bivio in cui si trova in particolare sui due temi cruciali dell’Euro e dei flussi migratori.  Un’Europa che deve fare passi avanti verso l’integrazione altrimenti è destinata al declino. Un’Europa che vivrà elezioni decisive nei suoi due principali paesi, Francia e Germania. E che continuerà, temo, a seguire con apprensione la discussione sulla democrazia e l’economia che attorno alla vicenda greca si è spesso con toni drammatici sviluppata. Un’Europa che seguirà con attenzione il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Avremo nel mondo scenari diversi sul climate change (seguiremo con grande interesse la conferenza di Parigi) e sul commercio. Capiremo quali vie prenderà la lotta al terrorismo fondamentalista che ha insanguinato in modo così drammatico l’inizio di questo 2015 proprio qui a Parigi.

Ma in questi prossimi mesi, l’anno prossimo, il mondo testerà anche la leadership globale cinese per la prima volta perché la Cina guiderà il g20 nel 2016. E, proprio dopo l’attuale crisi delle Borse dovuta ai problemi cinesi, non sarà un impegno solo cerimoniale o formale quello cinese perché dal successo o meno di quella presidenza dipenderà la possibilità del g20 di risollevarsi dopo le difficoltà degli ultimi vertici e di diventare davvero il luogo di una efficace ed equilibrata governance globale di cui vi è tanto bisogno.
Vivremo insieme questi cambiamenti e i tanti altri di questi prossimi anni, sarà un viaggio affascinante. Ma li guarderemo questi cambiamenti non come si legge un giornale, o si guarda un sito o un documentario.  Non saremo e non sarete gli spettatori di un film.

Voi avete e, se siete qui, DOVETE avere un’ambizione diversa.

Siete qui per cambiare voi stessi e siete qui per cambiare il mondo. Quindi non lesinate sulle ambizioni! Siate rigorosi con voi stessi sulla lealtà, sull’etica, sul senso del dovere, ma non siatelo sulle ambizioni. Abbiate ambizioni alte. Mettete l’asticella in alto, sempre più in alto. Il mondo di oggi ha bisogno non di followers ma di leaders. Di followers il mondo è pieno. E’ di veri leaders, accountable e visionari allo stesso tempo, che si sente la mancanza.

Siete qui non per imparare a commentare senza impegno le realizzazioni degli altri. Siete qui non per sviluppare la capacità di nascondersi nella massa per poter evitare di tirare le difficili conseguenze delle cose che dite. No, decisamente, se siete venuti  fin qui a Parigi, se avete scelto PSIA e SciencesPo e se oggi 27 agosto 2015 avete scelto di unirvi a tutte queste altre persone in questa corte di rue des Saints Peres, carica di storia e di storie, non è per mimetizzarvi, nascondervi, non è per scegliere la vita facile, non è per limitarvi al ruolo di followers.

Avete scelto l’obiettivo alto di cambiare voi stessi per cambiare il mondo. Ricordatevelo sempre in tutti i momenti dei prossimi due anni. Nei momenti belli e in quelli meno esaltanti. Sarà un viaggio che cambierà la vostra vita. E per aiutarvi, qui in questi due anni, avrete accanto persone che non sono passate qui per caso. Avrete accanto persone che hanno la vostra stessa ambizione. Persone che pensano che grazie all’educazione, all’alta educazione, all’educazione di qualità, si possa dare il proprio contributo ad un mondo migliore. Persone che hanno dedicato la loro vita alla ricerca e all’insegnamento e persone che invece vi porteranno la loro esperienza maturato sul campo delle più interessanti e impegnative di lavoro e di impegno istituzionali. Saprete riconoscere in loro il valore insostituibile della Persona. E loro interagiranno con voi, studenti di PSIA, guardando in voi  le persone che cambieranno il mondo di domani.

Vi dico questo a partire dalla mia esperienza, dalle mie esperienze. Sbagliando infatti, si è sempre più spesso spinti a pensare che i destini del mondo dipendano da formule, da tecnicalità, da alchimie globali. Io la penso in modo diverso. I cambiamenti del mondo dipendono dalle PERSONE. È attraverso loro, le loro scelte, le loro sensibilità , le loro preferenze e le loro ambizioni che dipendono le scelte che modificano i destini collettivi. Quelle scelte che influiscono sulle grandi disuguaglianze del nostro tempo, sulle contraddizioni che insieme studieremo e le cui soluzioni cercheremo di analizzare. E, attenzione, non parlo solo delle persone che hanno responsabilità formale di governo a livello nazionale o internazionale. Parlo delle persone che in varie posizioni, e sono tante, tantissime, sono in grado di influire sulle scelte.

Le Persone contano. Le Persone sono il centro.

Sono sempre più portato a pensare che l’educazione sia la più importante delle attività umane. L’impegno in campo educativo è quello che da i suoi frutti in modo più solido e duraturo. È la quintessenza del LUNGOTERMINE, che sempre di più dobbiamo mettere davanti al CORTOTERMINE, vero virus distruttore delle nostre società. Siccome nel mondo di oggi i risultati a breve, a brevissimo,” il tutto e subito”sembrano essere di moda dobbiamo rivalutare l’impegno sull’educazione e farne una delle grandi priorità.

E’ questo che mi ha spinto ad accettare la scommessa di assumere il difficile impegno di succedere a Ghassan Salamé, primo Dean e fondatore cinque anni fa di PSIA, al quale va il mio saluto affettuoso e il ringraziamento e il buona fortuna per tutte le attività che svolgerà  da ora in poi. Prendere da lui il testimone per continuare questo straordinario lavoro di consolidamento e crescita di PSIA è per me una scommessa impegnativa, ce la metterò tutta e so che conterò su una straordinaria équipe a partire da Vanessa Scherrer, Deputy Dean di PSIA.

Ho accettato con slancio la proposta del Direttore di SciencesPo Frederic Mion, NONOSTANTE, o forse anche PROPRIO PERCHÉ questa proposta mi ha portato ad un cambio di prospettiva di vita. E affronto questo cambio con vero entusiasmo, un entusiasmo che da tempo non sentivo più così vivo e coinvolgente. Grazie quindi Frederic, il tuo impegno e la tua determinazione son stati decisivi per convincermi ad essere qui oggi con voi. Grazie a tutti voi. E il nostro viaggio ora può cominciare. Sarà bellissimo farlo insieme.